Serie D, Camillo Cascino: “Asti come una seconda casa, non vedo l’ora di iniziare”

Arriva con un sorriso sereno misto a grinta e tanta voglia di incominciare questo nuovo percorso, anche perché sul fatto che Camillo Cascino ami profondamente il calcio e lo voglia fare in un certo modo non ci sono dubbi. Lo dimostra l’impegno profuso come presidente AIAC di Asti, ma anche come allenatore al San Domenico Savio Asti in cui ha conseguito sempre l’obiettivo sia come guida della prima squadra sia con la juniores regionale, senza dimenticare l’esperienza al Corneliano Roero e chiaramente la recentissima ma molto formativa avventura nel ruolo di vice allenatore del Torino Primavera al fianco di Christian Fioratti.

A parlare per primo è il Presidente dell’Asti e, in questo caso curiosamente anche padrone di casa, Bruno Scavino, dal momento che la conferenza si è svolta negli uffici Brumar e non come di consueto allo stadio Censin Bosia: “Grazie a tutti i presenti per essere qui per la presentazione del nuovo allenatore e del suo staff tecnico. La scelta di Cascino vira su una necessità di cambiamento che abbiamo constatato di dover attuare, un netto taglio col passato (almeno il 70-80% della rosa verrà cambiata) e una propensione per una linea verde sempre più marcata in linea con il tipo di calcio che verrà attuato. Conosco da tempo Camillo e sono convinto che farà bene, da parte mia e di tutta la società massima fiducia in lui e il suo staff di lavoro. Non ci saranno però solo cambiamenti lato campo, ma verrà data inoltre una rinfrescata anche fuori dal rettangolo di gioco, a partire dalla parte marketing per permettere alla città e non solo di conoscere meglio la nostra realtà. In questi giorni stiamo definendo gli ultimi dettagli ma a breve daremo ulteriori informazioni in merito. Ma a prescindere da questi aspetti, ciò che conterà sarà la maglia sudata e i pantaloncini sporchi al termine delle partite,  senza quello tutti gli altri discorsi perdono di significato”.

Camillo Cascino è un tecnico capace di lanciare i giovani, di improntare una certa idea di calcio che si concretizza nel suo 4-3-3. Queste le sue parole nella conferenza stampa negli uffici della Brumar di ieri sera, giovedì 3 luglio, dove accanto a lui sedeva il resto dello staff tecnico: “E’ una gioia immensa essere l’allenatore dell’Asti. Qui è casa, sento una forte responsabilità ma intendo far sì che diventi positiva. L’obiettivo è quello di dare entusiasmo, di portare gente allo stadio e di andarcela a giocare su ogni campo”.

Due battute anche e soprattutto per quel che concerne il mercato dal direttore sportivo Antonio Isoldi, dove non mancano le assunzioni di responsabilità per quello che doveva essere e non è stato nella passata stagione: “Quando si commettono errori bisogna prendersi le responsabilità e non scaricarle a terzi. Cercheremo di lavorare meglio sul mercato quest’anno per allestire una rosa di livello in linea col budget a disposizione”. Proprio su questo fronte, alcune operazioni sono state rese note. Confermatissimo Silvio Brustolin a cui si dovrebbe aggiungere presto anche Kleto Gjura, le cessioni riguardano Ciancio (Celle Varazze), Valenti (Saluzzo), Favale (Chisola), in entrata occhi puntati sull’attaccante Rizq mentre è solo questione di dettagli per l’arrivo dell’attaccante argentino classe 1996, Nicolas Lugli, in arrivo dalla Virtus Rosarno.

Via via è stato poi presentato il resto dello staff tecnico, a cominciare dal vice allenatore e match analyst Paolo Tenconi, passando poi per Valentino Vecchio (Preparatore Atletico), Maurizio Brancaccio (Preparatore Portieri) fino ad arrivare all’ormai storico Team Manager Ivo Anselmo, giunto alla sua sesta stagione consecutiva ai galletti.

Ufficializzata infine la data dell’inizio del ritiro: sarà lunedì 21 luglio, con un incontro aperto a giornalisti e fotografi alle ore 19 allo stadio Censin Bosia, dove verranno presentati rosa e programma degli allenamenti e delle amichevoli.