La Polisportiva Astigiana chiude il corso di judo festeggiando il passaggio di cintura di due bambini ucraini

28 giugno 2022 | 13:08
Share0
La Polisportiva Astigiana chiude il corso di judo festeggiando il passaggio di cintura di due bambini ucraini

Ieri sera, a conclusione del corso di judo della Polisportiva Astigiana sono state consegnate le cinture bianco/gialla a HONCHARENKO VERONIKA 9 anni e DUDA KIRIL 12 anni, i due bambini ucraini ospiti ad Asti con le loro mamme.

Veronika e Kirill sono arrivati a Cantarana il 23 marzo, dopo un mese dall’inizio della guerra.
Nati a Mikolaiv, proprio in questi giorni sotto bombardamento, sono stati ospitati prima a Cantarana, il cui sindaco Roberta Franco, si è molto spesa per la loro ospitalità, E’ stata proprio lei a capire che i ragazzi, che seguono la scuola ucraina in Dad, avevano bisogno di uno svago, e si è rivolta a Cristina Cirillo e Marco Gonella che tengono un corso di Judo presso la Proloco di Cantarana.

passaggio di cintura per i bambini ucraini polisportiva astigiana

Successivamente spostati ad Asti per problemi di logistica, i due bambini hanno manifestato la necessità di continuare ad allenarsi, e così hanno continuato al Palazzetto dello Sport di Via Gerbi dove risiede la sede degli allenamenti della Polisportiva Astigiana.

Doveroso il passaggio di cintura al termine del corso di judo di quest’anno, a cui il sindaco di Cantarana, accompagnato dal sindaco di Maretto, Roberto Palma, ha voluto presenziare per rivedere Kirill e Veronika e congratularsi con loro.

passaggio di cintura per i bambini ucraini polisportiva astigiana

Non ha voluto mancare anche il neo eletto consigliere con delega allo Sport del Comune di Asti Walter Rizzo, a fare gli onori della Città.

passaggio di cintura per i bambini ucraini polisportiva astigiana

Questo il commento del Tecnico Maria Cristina Cirillo: “Kirill e Veronika sono stati due allievi esemplari, attenti e propositivi. Un po’ in imbarazzo all’inizio, ma poi hanno fatto amicizia con gli altri bambini del corso, e più volte gli è scappato un sorriso. Ci siamo lasciati, anche con le loro mamme, con la promessa di rivederci a settembre, con l’inizio dei nuovi corsi, ma sinceramente sarei più felice di sapere che sono tornati in Ucraina, liberi dalla guerra, per ricongiungersi ai loro papà.”