La Sei giorni di Enduro si sposta in Piemonte e gli Azzurri sono sempre più veloci

3 settembre 2021 | 00:36
Share0
La Sei giorni di Enduro si sposta in Piemonte e gli Azzurri sono sempre più veloci

Il quarto giorno della Sei Giorni di Enduro in svolgimento a cavallo tra la Val Staffora e la Val Curone ha visto cambiare gli scenari e il tracciato, con prove speciali ancora più impegnative; ma i risultati al vertice delle classifiche che contano sono rimasti immutati. Al termine di una tappa che ha messo a dura prova la resistenza dei piloti, anche a causa della polvere che ha imposto la soppressione di una delle sei prove speciali in programma, le squadre italiane impegnate nel World Trophy e nello Junior World Trophy hanno mantenuto la posizione al vertice, incrementando il loro vantaggio su chi da lunedì è costretto a inseguire.

Se l’Italia al comando non è una novità, lo è invece la vittoria assoluta di giornata ottenuta da Andrea Verona, che per la prima volta in questa Sei Giorni 2021 è riuscito nell’impresa di essere più veloce di Josep Garcia, lo spagnolo che sembrava imbattibile nei piazzamenti individuali (e resta comunque il migliore nella somma dei tempi dei quattro giorni). Un risultato che ha contribuito ad aumentare il divario del nostro quartetto, completato da Davide Guarneri, Thomas Oldrati e Matteo Cavallo, nei confronti delle nazionali in seconda e terza posizione, che non cambiano dall’inizio dell’evento. Alle spalle dei “caschi rossi” italiani ci sono la Spagna, staccata di 5 minuti e gli Stati Uniti, ancora più indietro, a 7 minuti.

Tra gli Under 23, dove Lorenzo Macoritto, Manolo Morettini e Matteo Pavoni sono impegnati nello Junior World Trophy, la musica non cambia. Nel senso che anche qui l’Italia è al comando, con distacchi ancora maggiori, che hanno superato i 6 minuti, ma alle spalle dei nostri è avvenuto un piccolo terremoto. Gli americani che avevano conquistato la seconda posizione scavalcando la Francia, sono scivolati al quarto posto provvisorio. La classifica aggiornata vede così i nostri al comando, seguiti da francesi, svedesi e americani.

L’effetto combinato di una gara organizzata alla perfezione e dei nostri piloti in splendida forma, che stanno mettendo in difficoltà le altre grandi squadre nazionali, sta galvanizzando il pubblico e l’effetto scenico delle colline con appassionati disseminati lungo le fettucce che delimitano il tracciato delle prove speciali lo conferma ampiamente. Ed è facile prevedere che per la giornata di venerdì il calore che accompagnerà gli specialisti sarà ancora maggiore, per raggiungere i livelli più alti nella giornata conclusiva di sabato, quando per il gran finale i circa 600 piloti saranno impegnati in una prova di cross, con partenza in linea, sul circuito di Cassano Spinola, in provincia di Alessandria.

Oltre agli equipaggi ufficiali in corsa per i titoli iridati 2021, alla Sei Giorni partecipano anche le formazioni di club, che rappresentano la popolazione più eterogenea: si va dai tre teenager in gara con le Beta 50 RR, alla settantaquattrenne icona dell’enduro Alessandro Gritti, 14 volte campione italiano e quattro vincitore del campionato europeo, ritirato per problemi fisici al termine della terza giornata.

Anche tra le squadre di club la Sei Giorni di Rivanazzano Terme sta riservando soddisfazioni agli italiani, perché dopo tre giorni dedicati all’inseguimento, il Motoclub Sebino è riuscito a posizionarsi al comando provvisorio, dopo avere rosicchiato decine di secondi agli svedesi del Team Ostra Enduro 1, che aveva conquistato la testa della classifica nella giornata iniziale. Senza dimenticare che nella classifica individuale riservata ai piloti in gara per la conquista dei titoli di club la lingua ufficiale è indiscutibilmente l’italiano, come testimoniano i sette piloti tra i primi dieci, comandati da Davide Soreca.

Nella foto Monleale AL – credit  Ph.Future7Media