Six Days di Enduro: l’Italia parte bene nella prima giornata di gare

31 agosto 2021 | 09:01
Share0
Six Days di Enduro: l’Italia parte bene nella prima giornata di gare

È solo l’inizio, ma è sicuramente il modo migliore per cominciare un’avventura. Al termine della prima delle sei giornate di gara della 95° edizione dell’ISDE, i piloti italiani hanno ottenuto i migliori tempi in due delle tre categorie che assegneranno il titolo mondiale a squadre di enduro 2021. L’ufficialità è arrivata soltanto in serata, al termine della consueta riunione della giuria, necessaria per l’omologazione dei risultati di più di 600 piloti su un percorso di 195 chilometri, ma già dal primo pomeriggio, con l’arrivo dei primi azzurri al quartier generale di Rivanazzano Terme è apparso evidente l’ottimo risultato ottenuto dalle nazionali italiane.

Nel World Trophy il quartetto composto da Andrea Verona, Davide Guarneri (nella foto credit Future7Media), Thomas Oldrati e Matteo Cavallo ha conquistato un vantaggio di oltre 50 secondi sulle squadre di Spagna e Stati Uniti. Ancora meglio è andata ai tre componenti del Team Italy in corsa per lo Junior World Trophy, nella somma dei tempi delle sei prove speciali, Lorenzo Marcoritto, Manolo Morettini e Matteo Pavoni hanno staccato di oltre un minuto Francia e Stati Uniti.
Anna Sappino, Raissa Terranova ed Elisa Givonetti, che concorrono al Women’s World Trophy, la Sei Giorni al femminile, si sono invece dovute accontentare dell’ottava posizione provvisoria, nella classifica comandata da Stati Uniti e Spagna. Un risultato che non rispecchia il reale potenziale delle tre ragazze, ma con cinque tappe ancora da disputare ci sono tempi e margini per cercare di risalire la classifica. Non tutto è filato perfettamente liscio dall’inizio alla fine; prima ci si è messa la pioggia caduta brevemente ma giusto il tempo per rendere più scivolose il fondo pietroso della prova speciale proprio quando era il turno degli italiani e causato qualche scivolata, poi un inconveniente tecnico che ha attardato Anna Sappino.
Bisogna tuttavia precisare che il regolamento in questi casi dà una mano. Solo per i tre piloti impegnati nel trofeo junior contano tutti i risultati di ogni giornata, per il World Trophy e il Women’s World Trophy è previsto lo scarto del risultato peggiore delle singole tappe: si conteggiano quindi rispettivamente i migliori tre e due tempi ottenuti.

La prima giornata ha confermato le aspettative di un percorso selettivo, reso ancor più impegnativo dalla presenza della polvere, che ha consentito di mettere in evidenza i valori in campo delle migliori squadre di enduro a livello mondiale. Domani il programma replicherà a grandi linee quello del lunedì, con 195 chilometri da percorrere in un tempo di 7 ore e 30, sempre interamente in Lombardia e nella provincia di Pavia, ma con l’inserimento di una nuova prova speciale tutta da scoprire a Bagnaria, relativamente breve, ma assolutamente da interpretare, che potrà fare la differenza al termine del secondo giorno.

Al pubblico di appassionati si è aggiunto quello dei tanti residenti della zona, che stanno sempre più apprezzando l’arrivo sul territorio di una manifestazione di assoluto livello mondiale. E la fase che più ha stuzzicato l’attenzione di chi non conosce questa specialità motociclistica è quella che ha preceduto il rientro delle moto nel parco chiuso all’arrivo. Scoprire che ogni pilota è costretto a effettuare personalmente la manutenzione della moto, compresa la sostituzione dei due pneumatici, in assoluta autonomia e senza l’intervento dei meccanici. Per regolamento, infatti, i tecnici possono soltanto osservare e dare consigli su come svolgere i lavori nei 15 minuti a disposizione e, come massima concessione, passare al pilota gli utensili e i ricambi necessari.

Al successo dell’evento ha indubbiamente contribuito il supporto dell’Arma dei Carabinieri, presente sul percorso con gli uomini dei comandi locali, supportati dalle forze del CUFA, il reparto forestale, e dalla presenza dell’elicottero che ha sorvolato l’intero percorso nelle fasi iniziali. L’Agusta 109 è quello utilizzato per operazioni di controllo e per interventi di appoggio agli altri nuclei sulle 12 province della Lombardia. La base operativa degli elicotteristi è a Orio al Serio, dove i sei piloti sono pronti al decollo in 10 minuti dalle 7.30 alle 19.30, mentre nelle ore notturne in meno di un’ora è garantita la partenza. Ogni volo dell’elicottero non è mai limitato all’operazione in corso, durante il volo l’attenzione dell’equipaggio è sempre mirata all’identificazione di ogni tipo di illecito che possa essere visibile solo dall’alto, quali ad esempio le discariche abusive.