Una scivolata nega a Vincenzo Torchio e Mauro Carlevero il podio al Rally di Alba

14 giugno 2021 | 20:29
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Una scivolata nega a Vincenzo Torchio e Mauro Carlevero il podio al Rally di Alba

A volte ci si diverte, anche se il risultato non è proprio quello sperato. Capita anche a Vincenzo Torchio, il competitivo, sia in senso mentale, sia nei risultati, pilota di Celle Enomondo. Che al Rally di Alba dello scorso fine settimana ha chiuso 50° assoluto (in una gara che vedeva al via 186 concorrenti e 45 impervitaminizzate vetture WRC, R5, N/R4 e S2000) e “solo” quinto di Classe R2B, una categoria che vedeva ai nastri di partenza 25 vetture, che quasi potevano correre un rally a parte, tanto erano numerose. La gara di Torchio, affiancato come sempre dal prode Mauro Carlevero, può essere descritta in tre momenti diversi, proprio come i tre giri sulle tre prove speciali che ni concorrenti hanno affrontato mattina, pomeriggio e sera.

Il Rally di Alba per Torchio-Carlevero (nelle foto credit Magnano) inizia con un ottavo tempo di Classe R2B sulla prova di Somano, che diventa quinto a Iliano, e risale al settimo a Niella, chiudendo il primo giro di prove sesti di classe e 55esimi assoluti. Bene, male?

“Siamo partiti troppo cauti, soprattutto sulla Somano iniziale, ma non abbiamo perso troppo terreno dai migliori” commentava Torchio nel forno del mezzogiorno albese al primo riordino. In effetti, l’equipaggio portacolori di Alma Racing è sesto di Classe R2B, ma è appena 10”9 dal podio di categoria, ritardo assolutamente recuperabile.

E, in effetti, Vincenzo Torchio nel secondo passaggio sulle speciali frusta la Peugeot 208 VTI by Bianchi e i tempi migliorano, nonostante la strada sia decisamente più sporca. E migliora decisamente la posizione in classifica, salendo al 46° posto assoluto, ma soprattutto conquistando quella posizione sul podio che è l’inconfessata aspirazione di Vincenzo Torchio. Quarto tempo a Somano, secondo sulla Igliano (“la prova che mi piace di più”) di nuovo quarto a Niella.

“Ho cambiato passo, anche perché è aumentata la confidenza con la Peugeot 208 che uso per la seconda volta e bisogna comunque fare apprendistato”. Nonostante le strade si siano sporcate, Torchio ha migliorato i suoi risconti cronometrici addirittura di 9” a Somano e 6/10 a Igliano, mentre in peggioramento di 9/10 a Niella è minore del peggioramento generale degli altri concorrenti. “Sono molto soddisfatto del fatto che ho ridotto decisamente il divario da Mattia Pizio che conduce la graduatoria di Classe R2B. Un pilota il cui talento è noto a tutti” afferma il pilota astigiano solidamente terzo di categoria, con oltre 10” sul più veloce degli inseguitori.

E la situazione sembra ormai cristallizzata con il quarto tempo sul ripassaggio a Somano, portando a oltre 15” il margine di sicurezza sul più vicino inseguitore, prima di passare sulla successiva Igliano. “Nei primi chilometri stavo viaggiano meglio del giro precedente. Mauro, che tiene sotto controllo i riferimenti cronometrici in alcuni punti della speciale, mi ha detto che eravamo sotto di 2” dal passaggio precedente”. Ma, in una curva da affrontare in quarta piena, la vettura si mette di coltello, scivolando per quasi 200 metri sull’asfalto, prima di spegnersi e rimanendo ammutolita in centro strada. “A quel punto abbiamo ripetere la procedura di partenza e fare manovra tre volte per metterci nel verso giusto. Ovviamente il cronometro non si ferma, ma continua a correre veloce e implacabile”. In questo modo de ne vanno una quarantina di secondi (9’48”5 contro il 9’09”4 del passaggio precedente), che significano il 15° tempo di categoria e due posizioni perse in Classe R2B. La successiva Niella vede Torchio gestire la situazione senza prendere rischi inutili e chiudere con il settimo tempo di classe, che non cambia la sua posizione nella Classe R2B (quinto) e nella classifica assoluta (cinquantesimo).

“Con il senno di poi sento di non aver sbagliato nulla. La prova era molto sporca, più sporca del passaggio precedente, e probabilmente non ho ‘agganciato’ bene in un taglio. Ma queste sono cose del senno di poi. È stata una gara durissima, soprattutto per il gran caldo che toglieva le energie, con temperature sahariane dentro l’abitacolo. E ciò non ha certamente aiutato a rimanere concentrato, specie nella seconda parte di gara. Certo mi sarebbe piaciuto concludere a podio, ma a livello di classifica nell’R Italian Trophy non cambia nulla. Le due posizioni perse sono andate a favore di piloti non iscritti, che non mi hanno sottratto punti e rimango secondo di Zona nella graduatoria” conclude Vincenzo Torchio, già pronto a voltare pagina per inseguire nuove avventure e la prima vittoria con la Peugeot 208 R2B.