Domenico Grassotti, esperienza da “Super Ten” al servizio del Monferrato Rugby

7 dicembre 2020 | 21:46
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Domenico Grassotti, esperienza da “Super Ten” al servizio del Monferrato Rugby

Tra i grandi acquisti del Monferrato Rugby figura certamente Domenico Grassotti, classe 1992 che ha detto sì in estate al progetto dei Leoni dopo anni ad altissimi livelli tra Super Ten e Serie A. Un acquisto di esperienza e qualità per aiutare il XV di Lupo Franchi a rincorrere la vetta del proprio girone di Serie B, che dovrebbe partire a fine gennaio.

Domenico, come nasce il tuo percorso nella palla ovale?
“Sin da piccolo ero fisicamente imponente e amavo molto lo sport, le mie caratteristiche hanno fatto sì che fossi portato per il rugby. Un amore a prima vista, nato in giovanissima età e vivissimo tutt’ora”.

Tra le tante avventure rugbystiche della tua carriera c’è un evento, una prestazione o una partita che ricordi con più emozione?
“Ho avuto la fortuna di giocare nelle selezioni nazionali, e se devo citare un match nello specifico torno a qualche anno fa, dopo il 2006. Era da poco finito il Mondiale di calcio e l’Italia aveva trionfato battendo la Francia ai rigori, la Nazionale giovanile di cui facevo parte affrontava l’Inghilterra in casa, di fronte a migliaia di spettatori. Quando partì l’inno, e iniziarono i cori mi emozionai molto, giocammo pur perdendo un grande match”.

Hai affrontato campionati in Super Ten e Serie A: c’è una città e un’esperienza che ricordi con più affetto?
“Sono di Castelnuovo Don Bosco ed è un piacere essere tornato a giocare nella mia città, ma la carriera di sportivo mi ha permesso di vivere esperienze diverse in città diverse. Senza dubbio gli ultimi quattro anni al Lyons Piacenza, tra Super Ten e “A” rappresentano una tappa importante del mio percorso. Sono orgoglioso di aver fatto parte di un club storico e prestigioso, e la città di Piacenza per me è una seconda casa”.

Cosa ti ha spinto a sposare il progetto del Monferrato?
“Come detto in precedenza Piacenza per me era un habitat ideale, ma sento che la scelta di tornare ad Asti sia quella giusta. La dirigenza mi ha confermato di avere un progetto ambizioso e di puntare alla Serie A, l’idea poi di poter contribuire con la mia esperienza non solo sul campo ma anche nello staff tecnico, come specialista delle rimesse, e di poter collaborare con coach Franchi è un grande stimolo. Un ruolo nuovo, che voglio onorare al meglio”.

Quali sono gli avversari da tenere d’occhio nel prossimo campionato?
“Ci sono tante squadre attrezzate per poter primeggiare, senza dubbio tuttavia il CUS Milano mi dà l’impressione di essere un vero osso duro”.

Qual è il miglior pregio di Domenico Grassotti?
“Ho iniziato la mia carriera da numero 8, per poi giocare pilone e in altri ruoli, credo tornerò al passato nel Monferrato a livello di posizione in campo. Se ho un pregio ritengo che sia la forza di volontà: non lascio mai il terreno di gioco se non ho speso fino all’ultima goccia di sudore tutta l’energia che ho in corpo per aiutare i miei compagni”.