Intervista a Davide Soreca, portacolori del Motoclub Alfieri nel Mondiale Enduro

19 novembre 2020 | 17:03
Share0
Intervista a Davide Soreca, portacolori del Motoclub Alfieri nel Mondiale Enduro

Davide Soreca, “classe” 1995, a soli 25 anni dispone già un “palmares” che vale una carriera ! Ha iniziato giovanissimo il ragazzo, guidato da un padre, Diego che ancora oggi guizza come un furetto da una speciale all’altra seguendo ogni prova del figlio. Inutile quindi chiedersi da chi Davide abbia ereditato la passione… Gli sportivi piemontesi e liguri hanno imparato a conoscerlo e ad applaudirlo nelle gare di minienduro e nei fettucciati del trofeo Skube, gli avversari a temerlo quando con l’85 saliva sul podio dell’assoluta…

Davide Soreca - Moto Club Alfieri

I primi successi importanti sono arrivati nel 2009 con il Campionato Italiano Minienduro, l’Europeo nel 2011, poi da “grande” a 18 anni, il primo titolo nazionale nella 125 Under 23 per poi arrivare a quel Mondiale Youth del 2014 che gli ha dato la definitiva “consacrazione”.

Lo abbiamo sentito a “bocce ferme” dopo l’ultima prova di campionato Mondiale Enduro in Portogallo.

Davide Soreca - Moto Club Alfieri

Davide, come reputi la tua stagione appena conclusa ?
Molto bene. Sono soddisfatto dei risultati ottenuti con la vittoria in classe 250 2t agli assoluti d’Italia ed il 5° posto nel Campionato Mondiale in classe E1. Anche il team Boano ha espresso molta soddisfazione per i titoli conseguiti. Venivo da un’annata 2019 piuttosto travagliata e dopo un’operazione al ginocchio non è facile riprendere i ritmi da “assoluto”, ma sono andato migliorando costantemente nel corso della stagione”

Un sodalizio vincente il tuo con il team Boano che però cesserà alla fine di questa stagione …
La decisione di Jarno di lasciare Beta ha lasciato tutti un po’ sorpresi, anche noi piloti … tecnicamente mi sono trovato molto bene con le 2 tempi toscane, anche se devo dire che il mio ideale di moto, anche per la mia costituzione fisica, è più orientato verso una 4 tempi con cilindrata 250/300, un mezzo con cui ho già ottenuto ottimi risultati. Sto “lavorando” alla prossima stagione, però non posso ancora rivelare nulla sui programmi futuri.

Ora che sappiamo le tue preferenze tecniche, ci puoi dire quali sono i tuoi terreni preferiti, quali le speciali che prediligi?
Tutti pensano che io sia pilota da fettucciati o piste da cross, però quello che mi “gasa” di più sono le linee, anche molto “rotte”, prevalentemente in salita. Datemi una bella mulattiera in “stile ligure” ed io mi sento a casa mia …

Eh certo, sei nativo di Bordighera e quindi sei cresciuto a pane mulattiera, però mi pare che il tuo appellativo di “Showreca” sia attribuibile alle tue evoluzioni in stile crossistico ..in effetti i tuoi “passaggi” sono tra i più spettacolari.
All’inizio della mia “carriera” ho praticato motocross. Anzi, ho iniziato con il cross e con i fettucciati del “Trofeo Skube” in Liguria e Piemonte. Poi girando sulle piste liguri devi saper “inventare” traiettorie e stili di guida un po’ particolari, che comunque ti aiutano anche nelle speciali tipicamente Enduro.

Come si volgono i tuoi allenamenti ?
Principalmente palestra e moto, trasferendomi a Caraglio alla sede del team Boano queste erano le principali attività. In quell’ambiente svolgiamo allenamenti “collegali” ed ognuno può sempre imparare qualcosa di nuovo dai compagni di squadra. Quando invece sono in Liguria pratico anche bici, ho lasciato un po’ da parte il downhill che è un po’ pericoloso, ed ora vado prevalentemente su strada, anche in compagnia di ciclisti molto forti.

Cosa ne pensi della attuale situazione dell’Enduro?
Premetto che a me piace di più l’Enduro “tradizionale”, quello con le speciali ed i CO per intenderci, mentre il WESS secondo me è un’altra disciplina. Sia Mondiale che Assoluti d’Italia sono ottimi campionati, però ritengo che l’Enduro classico abbia sempre problemi di “visibilità”. In effetti non è facile rendere in TV una gara complessa come l’Enduro e da questo punto di vista gli enduro estremi sono avvantaggiati.

Davide Soreca - Moto Club Alfieri

Nel futuro cosa vedi?
Non ho ancora avuto il piacere di provarle, però credo che l’elettrico possa giocare un ruolo importante. Visto quello che sta succedendo in campo delle bici con le e-bike, un mezzo più ecologico potrebbe portare più spazio e opportunità anche alla nostra disciplina.
Sei pilota ufficiale, corri nel mondiale e nei campionati più importanti, però sei sempre “fedele” al motoclub Alfieri di Asti..
Ormai si è creato un rapporto di amicizia che dura da diversi anni. Loro non seguono direttamente il Mondiale però mi supportano in molte delle pratiche amministrative e burocratiche, poi è un ambiente “positivo” che mette serenità e riesce sempre a dare stimoli. Le loro premiazioni (quando si poteva ..) sono sempre spettacolari, un po’ come i miei “salti” sulle speciali …