Don Bosco Asti: la parola alla bandiera Andre Toso, faro della mediana

22 novembre 2020 | 16:33
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Don Bosco Asti: la parola alla bandiera Andre Toso, faro della mediana

Tra le bandiere indiscusse del Don Bosco Asti figura senza dubbio Andrea Toso, faro della mediana gialloblu in una stagione segnata indelebilmente dalla pandemia ma che sinora ha visto la compagine guidata da Marco Patti ottenere tre successi, due pareggi senza sconfitte in Prima Categoria.

Andrea, il bilancio dell’avvio di campionato è positivo…
«Dopo sette mesi di inattività non è facile avere continuità ma siamo stati costanti e abbiamo ottenuto buoni risultati. Potevamo forse raccogliere qualcosina in più, ma il bilancio è decisamente in attivo».

Cinque stagione per te in gialloblu: ti senti un veterano?
«Meritano una citazione Beppe Morena, Tiziano Bragato e Guido Rissone, unitamente a Thierry Bolen, prezioso compagno di squadra e uomo spogliatoio fondamentale, tre dirigenti che hanno tenuto in piedi il club prima che arrivasse mister Patti, che ci ha fatto fare il salto di qualità. Marco è capace di tenere sul pezzo il gruppo, con il dialogo e il lavoro: la sua capacità è confermata dai risultati, in costante ascesa. Abbiamo vinto coppa e campionato di Seconda e la scorsa stagione abbiamo raggiunto la zona playoff prima dello stop. Unitamente a lui, fanno parte della rosa atleti come Sherif, Milano, Cinello, che erano miei compagni al Colline Alfieri, lo scorso anno è arrivato un atleta di razza come Vaqari. Giannicola, Mortara, altro mio ex compagno, e Vicario sono innesti di spessore per un progetto che sta crescendo e può puntare a lottare per il vertice. Abbiamo un gruppo storico di ragazzi unito, all’interno del quale si inseriscono al meglio i volti nuovi».

La vittoria del campionato è alla vostra portata?
«Sono scaramantico e non mi espongo, posso però affermare che siamo in grado di lottare per i primi tre posti. Le piccole cose faranno la differenza».

Che ricordi hai delle tue precedenti esperienze agonistiche?
«Senza dubbio devo ringraziare Stefano Raimondi, mister che mi ha allenato al Colline con cui sono cresciuto tanto. Ricordo con soddisfazione anche i due anni a Moncalvo con mister De Rosa. Al suo fianco, e dividendo il campo con atleti esperti, ho imparato tanto, come calciatore e come persona».

I successi più belli?
«La vittoria di Coppa Piemonte in Seconda, allo stadio di fronte a tanto pubblico, e la promozione in Prima.
Spero ci siano ancora altri giorni da ricordare: abbiamo una rosa di qualità e quando avremo tutti i ragazzi a disposizione sono convinto potremo migliorare ancora».

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