Mauro Berruto ad Asti per “Io mi alleno in piazza”, il mondo del volley astigiano: “Non è una protesta ma un grido d’aiuto”

8 ottobre 2020 | 19:33
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Mauro Berruto ad Asti per “Io mi alleno in piazza”, il mondo del volley astigiano: “Non è una protesta ma un grido d’aiuto”

Oggi pomeriggio Asti ha ospitato un prestigioso ospite: Mauro Berruto, allenatore di pallavolo che ha conquistato la medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Londra nel 2012 alla guida della Nazionale Azzurra maschile.

Mauro Berruto era ospite della società PlayAsti per presentare l’iniziativa “Io mi alleno in piazza”, con la conferenza stampa che si è tenuta presso Sereno Chill Coffee & Co in piazza San Secondo ad Asti. Presenti anche altre società sportive astigiane del mondo della pallavolo che hanno aderito all’iniziativa.

Ad introdurre Berruto sono stati il presidente della PlayAsti, Marco Bonino, con il dirigente Beppe Basso che hanno voluto ribadire un’importante concetto: “Questa non è una protesta, ma un grido d’aiuto: noi ci siamo attrezzati per rispettare tutti i protocolli ma in questo momento non abbiamo impianti disponibile dove allenarci e giocare.”

A spiegare come è partita questa iniziativa è stato Mauro Berruto: “A fine luglio ho fatto un post diventato virale, in cui parlavo di un meteorite che cadrà sullo sport (per leggerlo http://www.playasti.it/2020/10/03/il-post-di-mauro-berruto/) e purtroppo ho avuto ragione: alla crisi economica dovuta al Covid che ha costretto tante realtà economiche a non poter più sostenere lo sport, si è aggiunto il problema degli impianti, con le palestre delle scuole che in un primo momento si pensava potessero essere utilizzate come aule, invece così non è stato, ma in questo momento sono chiuse e vuote.

La legge Bassanini affida il potere di decidere l’uso delle palestre ai dirigenti scolastici, purtroppo questa situazione sta mettendo in ginocchio il mondo dello sport e destinando a morte certa molte società sportive in tutta Italia. Tutto questo avrà un costo anche economico oltre a quello sociale, perchè rischiamo di perdere una generazione di sportivi e tutto questo avrà delle ricadute sul sistema sanitario nei prossimi anni; sappiamo tutti come fare sport aiuti a mantenersi sani. Ritorniamo sempre allo stesso problema: chi deve decidere pensa al futuro o solo al presente?” prosegue Berruto che poi propone anche la soluzione al problema: “L’unica soluzione è un intervento legislativo che tolga la responsabilità ai dirigenti dell’uso della palestra e dei problemi derivanti, le palestre sono beni pubblici e devono essere gestite dai comuni.”

Berruto ricorda ancora una volta l’importante ruolo che può ricoprire lo sport e coloro che lo praticano anche per superare l’emergenza sanitaria: “Diciamo sempre che il virus si combatte con comportamenti virtuosi virali, cioè che tutti si comportino nel modo giusto; mi piacerebbe che la giornata di oggi sia l’inizio di un comportamento virale da seguire, ricordiamoci che chi fa sport ha una capacità superiore di rispettare le regole e le società sportive possono diventare focolaio di atteggiamenti virtuosi. Abbiamo detto e ribadito che questa non è una protesta, ma deve essere una pro testa, cioà qualcuno ci metta la testa per una soluzione logica, ma che deve arrivare in fretta, più passa il tempo più diventa perderemo un’intera generazione di sportivi” ribadisce in chiusura il tecnico torinese.

La chiosa finale della conferenza spetta a Beppe Basso con un messaggio sintetico ma lapidario: “Se non faremo squadra, faremo come i dinosauri e ci estingueremo.”

Conclusa la conferenza il numeroso gruppo di atlete si è spostato nella nuova zona pedonale di Piazza Alfieri dove ha svolto un breve allenamento, nel pieno rispetto della normativa anticovid e in massimo sicurezza.