Serie C femminile: il Canelli SDS non si iscriverà al prossimo campionato

13 giugno 2020 | 16:08
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Serie C femminile: il Canelli SDS non si iscriverà al prossimo campionato

La squadra femminile del Canelli SDS, guidata da Ferrarese, non ripartirà dal campionato di serie C il prossimo anno: questo è quanto emerso nella mattinata odierna.

Il Covid-19 ha creato, come in tutti gli ambiti, vari problemi; tra questi ambiti troviamo anche il calcio femminile, la cui sopravvivenza in un campionato nazionale è difficilmente supportabile per costi e budget. L’obiettivo del Presidente Bruno Scavino è di dare continuità al settore giovanile, staremo a vedere se ci sarà modo di poter ripartire per le ragazze con un campionato regionale.

Questo il comunicato ufficiale, preso dalla pagina Facebook del Canelli SDS 1922 Women.
“L’emergenza Covid-19 ha colpito tutti i settori, compreso quello sportivo, aumentando non poco dubbi e problematiche e costringendo ad una limitazione, in molti casi, di risorse ed ambizioni. Siamo sinceramente felici di leggere che la società ha reagito a questo brutto momento ufficializzando, per la prima squadra maschile, l’arrivo di un allenatore di indiscusso livello e di grande importanza per la categoria, a dimostrazione della grande voglia di investire nel progetto per portare la squadra verso palcoscenici piu importanti.
Purtroppo, dall’altra parte della bilancia, dobbiamo comunicare con grande dispiacere che a farne le spese sarà il settore femminile. La società ha infatti deciso di non iscrivere la prima squadra al campionato nazionale di serie C, campionato a cui la squadra aveva già partecipato la stagione passata come neopromossa, dopo un percorso di continua crescita che proprio negli ultimi anni stava prendendo una forma concreta. Dispiace aver prova di ciò che a parole spesso si nasconde, ma che soprattutto in questi giorni sta emergendo anche a livello nazionale: nel calcio è sempre il settore femminile quello più penalizzato. Non possiamo illuderci di una parità di trattamento che ancora non esiste. Ci auguriamo che le persone inizino a credere in questo movimento e nelle sue potenzialità in modo sincero e non solo per una questione di immagine.
Ringraziamo tutti coloro che ci hanno accompagnati in questo percorso.”