Maria Cristina Cirillo:”Siamo disposti a tutto pur di ripartire con l’attività sportiva”

4 giugno 2020 | 20:40
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Maria Cristina Cirillo:”Siamo disposti a tutto pur di ripartire con l’attività sportiva”

Il tecnico della Polisportiva Astigiana Maria Cristina Cirillo ha parlato a SportAsti, intervenendo sull’attuale tentativo di ripartenza dello sport astigiano.

L’allenatrice di judo, ex atleta della Nazionale e sportiva astigiana dell’anno 1993, ha ribadito la volontà di fare di tutto per ritornare alla normalità. L’appello è di poter ripartire nel mese di giugno al Palazzetto di via Gerbi, sperando che il governo dia la possibilità alle società di riniziare gli sport di contatto, nel rispetto delle norme di sicurezza vigenti in questo momento.

Maria Cristina, la Polisportiva Astigiana ha potuto continuare con gli allenamenti, anche se svolti in modo virtuale. Come vi siete adattati a questa nuova realtà?
“Siamo riusciti ad allenarci tramite la piattaforma zoom, svolgendo per la maggior parte lavoro fisico. Abbiamo fornito ai nostri ragazzi degli elastici per svolgere alcuni esercizi a corpo libero. Con i più piccolini mi sono comportata in modo diverso, ho fatto dei video dando loro spunti da seguire: saltelli con la cintura, esercizi con bicchieri di plastica messi come le gambe dell’avversario per eseguire varie tecniche e anche costruzione di pupazzi per allenare le loro abilità. Quest’ultimo ha riscosso molto successo, alimentando la loro fantasia.

Pensi ci sia la possibilità di svolgere attività all’aria aperta, sfruttando campi da calcio, campo di atletica? Quali sono stati i risultati emersi dalle ultime video riunioni?
Ho espresso più volte che certe decisioni vadano prese in un altro contesto e guardandosi negli occhi. Io voglio ripartire e andare al Palazzetto, anche per quanto detto dal Ministro Spadafora, il quale ha sottolineato di come la data del 15 giugno possa essere prevista come data di ripartenza degli sport di contatto. Voglio poter rivedere i miei ragazzi, osservarli durante le esercitazioni e quindi poter svolgere il nostro programma in maniera regolare con serenità d’animo, senza timore che qualche malalingua scatti foto spiacevoli per poi mettere la nostra Polisportiva in cattiva luce.

Cambiando argomento, mi parli di Igei, questa lodevole iniziativa rivolta alle scuole elementari e medie per sensibilizzare i ragazzi sul delicato argomento del bullismo.
Con piacere. Abbiamo fatto molti incontri nelle scuole tra i ragazzi delle scuole aderenti all’iniziativa, l’ideatore di Igei Alessandro Bruyere e la psicologa Elisabetta Aiello, esperta di psicologia dello sport. La storia parla di Igei, un drago emarginato per i suoi difetti fisici più vicino ad un pollo piuttosto che ad un vero drago. La sua vita cambia nel momento in cui conosce Gei Do, vecchio maestro di judo che lo invita ad assistere a una sua lezione nel dono (palestra in cui viene praticato il judo. Quel giorno Igei si sente finalmente amato e apprezzato, mettendo fine a tutte le sue paure. Questa storia è un modo per far capire ai più giovani di come sia bello aiutare il prossimo, far parte di un gruppo sportivo può aiutare a vivere con gioia ma anche di andare contro a qualsiasi forma di bullismo e discriminazione.

In conclusione cosa rappresenta per te il judo?
È uno sport che io ho sempre praticato sin da bambina, trasmettendo i valori di questo magnifico mondo anche alle mie figlie, entrambe agoniste. Il rispetto, il saper accettare la sconfitta, l’arbitro e tutte le situazioni contingenti sono alla base per poter praticare questa disciplina. Inoltre molti pensano che sia uno sport individuale, in quanto uno contro uno, ma non è così: la squadra ti porta a metterti costantemente alla prova, perché senza i compagni non ci può essere miglioramento. Speriamo di poter ripartire al più presto. Ho chiesto più volte un incontro con l’Assessore allo Sport Mario Bovino per discutere e confrontarsi sugli step da eseguire per riaprire le strutture, anche a costo di dover mettere mano al portafoglio per pagare le spese di sanificazione. Vogliamo essere ascoltati, le nostre vite devono tornare alla normalità .