Motocross, fermo ai box anche il pilota Giacomo ”Jack” Gandino: “Trasformeremo le difficoltà in nuove opportunità”

30 aprile 2020 | 09:59
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Motocross, fermo ai box anche il pilota Giacomo ”Jack” Gandino: “Trasformeremo le difficoltà in nuove opportunità”

Nel mondo del motocross, dove da tempo allenamenti, preparazioni e strategie sono a livelli elevati, nessuno pensava che l’avversario più ostico sarebbe stato un minuscolo essere vivente, che, con tanto di tabella siglata “COVID 19”, si è presentato anche sulle piste, nelle palestre, nelle officine e all’interno dei Team sconfiggendo, per ora, tutti; piani saltati, tutte le strategie da rivedere, insomma, come diceva il leggendario ciclista Bartali, “tutto da rifare”.

Vediamo allora come si è organizzato Giacomo Jack Gandino, il rider di Frinco e cerchiamo di capire quali sono le prospettive per l’immediato futuro in vista della ripartenza.
“E’ stato un brutto colpo per tutti, ma devo dire che da subito noi tutti ci siamo resi conto della gravità della situazione generale e quindi abbiamo messo da parte i nostri problemi “sportivi” personali e, anche come Team, ci siamo organizzati per tutelare la salute nostra e degli altri e non creare situazioni di disagio”.

“Attività sospesa da subito, come vi siete comportati?”
“Anzitutto, ancor prima della chiusura ufficiale, avevamo già ridotto l’attività, era necessario abbassare il rischio. Ci eravamo resi conto che anche un banale piccolo infortunio, ad esempio una “tipica”spalla lussata, in quel momento sarebbe stato un grosso problema per noi stessi e per i centri medici. Poi, dopo qualche giorno, il Team ha disposto che tutti i piloti andassero a casa propria. Per me è stata una piccola avventura poiché avrei dovuto prendere un aereo da Pescara per Bergamo, che era già in una situazione difficile. Ho rinunciato all’ultimo momento e ho preferito tornare a casa con il mio furgone, per strada si percepiva già una situazione surreale, cioè si capiva che la gente era preoccupata. Ricordo il grande traffico che c’era in direzione sud, e negli autogrill le persone non parlavano d’altro.”

Una volta a casa, quindi, come ti sei organizzato?
“Il mio Team mi segue a distanza. Abbiamo schede e tabelle di allenamento e di alimentazione. Mi sono organizzato una piccola palestra a casa mia e inoltre, abitando in campagna, per fortuna posso allenarmi anche fuori. Eseguo il programma stabilito e invio i dati a Daniele Pardi che li studia e li elabora. Purtroppo però niente moto… niente bicicletta (se non sui rulli). Ne ho approfittato per fare una bella manutenzione meccanica ed estetica. Inoltre, dedico molto tempo allo studio, soprattutto alle materie degli esami che dovrò dare all’università; peraltro si tratta di argomenti di natura medica che sono più che mai utili in questo periodo.“

Sei molto attivo anche sui social?
“ Abbastanza. Tengo aggiornati i miei profili Facebook e Instagram e proprio la scorsa settimana ho organizzato un piccolo “contest virtuale” con il mio profilo “JGandino” che ha ottenuto un buon successo. E’ un modo alternativo per essere presente anche se non in pista!”

giacomo jack gandino

A proposito di pista, ci puoi dire quali sono le prospettive di inizio del Campionato?
“Ufficialmente posso dire quanto comunicato dalla FMI, che aveva predisposto un nuovo calendario per iniziare il 5 maggio, ma naturalmente è stato nuovamente rivisto in attesa delle disposizioni governative. Siamo fiduciosi che si possa iniziare, ma certamente non subito e con parametri rivisti sotto tutti gli aspetti. Devo però dire che il nostro sport ha la fortuna di poter essere praticato in posti dove è più facile tenere le “distanze sociali” (rispetto ad esempio ad uno stadio o a un palazzetto sportivo) e anche nei box, generalmente c’è molto spazio. Ci sono poi le solite voci di corridoio che ipotizzano, ad esempio, una gara secca per l’assegnazione dei titoli italiani mentre per i titoli regionali si potrebbe iniziare a settembre diminuendo il numero di gare; poi, dipende da Regione e Regione, però le gare regionali potrebbero essere più facili da ri-organizzare, limitando l’iscrizione ai residenti, il numero di piloti impegnati, e quindi tutta la macchina organizzativa, vedrebbe impegnate un minor numero di persone. Ma è solo un’idea.”

Quindi ottimismo e determinazione per farsi trovare pronti?
“Certamente. Noi crossisti, si sa, non molliamo mai. Facciamo uno sport passionale, di sacrificio e impegno. Trasformeremo le difficoltà in nuove opportunità, sarà difficile ma siamo pronti e abbiamo il dovere e il piacere di farlo; per noi, per i Team, per gli appassionati e gli Sponsor che continuano a supportarci nonostante abbiano le attività sospese. Devo dire di aver preso atto, anche fra di noi, di una bella coesione che ci permette di, appunto, di guardare avanti con maggior serenità.”

giacomo jack gandino