Diego Furlanetto si racconta dopo i primi due mesi da presidente del Città di Asti calcio a 5

2 ottobre 2018 | 19:00
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Diego Furlanetto si racconta dopo i primi due mesi da presidente del Città di Asti calcio a 5

La sua prima stagione da Presidente, una staffetta di gruppo con Averna perché prima di tutto il Città di Asti è un sodalizio di amici, ma che ha ben presente obiettivi e strategie.

Lo abbiamo visto a bordo campo seguire con interesse e anche con piglio attento le amichevoli. Si informa di continuo ed è sempre sul pezzo. Taglio manageriale e attenzione ai dettagli.

Questo il profilo caratteriale di Diego Furlanetto, neo Presidente del Città di Asti che taglia il traguardo dei primi due mesi da Numero uno: “(..) Mesi intensissimi, ai mille all’ora, le idee sono tante e la visione e la programmazione a tre anni è molto ambiziosa. Sto cercando di fare del mio meglio, un mese fa si parlava di campionato tranquillo, squadra già forte, poi l’arrivo di Corsini (nella foto con Furlanetto ndr), ti dà qualche stimolo in più; l’arrivo di grandi partnership, l’aggiunta di nuovi compagni di viaggio e di sponsorizzazioni, l’accordo storico con gli Orange per valorizzare al meglio il futsal astigiano. Insomma non ci annoiamo. Spero naturalmente di essere sempre all’altezza. Sono un quarantenne molto ambizioso.”

Che campagna acquisti è stata?

“Una campagna acquisti importante, dai rinnovi di Celentano, Tropiano, Fiscante ai talenti di Fazio, Ongari Mendes, alla scuola Orange con il gioiellino Itria e Scianna. Canu Siviero i due bei colpi.. ed il mio primo contratto formale con Douglas Corsini. Senza saltare nessuno perché siamo un gruppo e anche Hamza, secondo me può essere la sorpresa, l’ho visto poco ma è forte. Se dovessi dare un voto 8, poi come al solito decide il campo.”

Obiettivi?

“Serie A sicuramente e poi, sorridendo, perché non sognare scudetto e il sogno chiamato Champions?”

Asti nel cuore, presidente?

“Il gruppo è coeso, lo hanno sempre dimostrato tutti gli attori che scendono in campo. Stiamo lavorando a grandi intese per dare risalto anche altri sport della nostra Città. Asti, il nome della mia azienda Asti Lattoneria, della mia squadra diciamo che ci tengo a questa città e sono fiero di questo. Certo tutto può essere migliorato anche la Città, non sempre ci si riesce. È una città piccola, però bella. Diciamo che noi astigiani a volte ci accontentiamo e invece dovremmo dare di più. Noi nel nostro piccolo lo faremo. Il mio idolo Paolo Conte star Mondiale e il mio amico Giorgio Faletti sono due icone che danno a questa città la massima espressione.”

E allora come direbbe lo chansonnier Paolo Conte: Diego vieni via con me Andiamo a divertirci al Palasanquirico
Intervista a cura dell’ufficio stampa Città di Asti calcio a 5