Riparte da Hastafisio la stagione di Federica Brignone e Peter Fill
Se l’astigiano non pullula di campioni dello sport di altissimo livello, diversi atleti professionisti passano da Asti, grazie all’eccellenza di Hastafisio, Centro di Fisioterapia e Medicina dello Sport, che da oltre 25 anni si prende cura non solo degli astigiani, ma anche di sportivi di caratura internazionale.
Nell’ultimo periodo, sono stati ospiti del centro di Via Sanguanini, alcuni atleti della Nazionale di Sci: Peter Fill, Guglielmo Bosca, Matteo Marsaglia, Jole Galli e Federica Brignone (i cinque, da sinistra, nella foto), sotto la supervisione di Roberto Manzoni, coordinatore della preparazione atletica delle squadre agonistiche di Sci Alpino della FISI.
Federica Brignone e Peter Fill sono rimasti per un periodo più lungo, in cui lo staff di Hastafisio si è preso cura di loro per rimetterli in sesto dopo dei brutti infortuni, in vista della stagione 2018/2019.
Abbiamo approfittato della loro permanenza astigiana, per fare due chiacchiere.
La prima a raccontarci obiettivi per la prossima stagione e anche qualcosa sull’esperienza nella nostra città è Federica Brignone, da diversi anni atleta di punta della Nazionale di Sci con diverse vittorie in Coppa del Mondo e due podi ai Mondiali e la medaglia di bronzo nello Slalom Gigante alle Olimpiadi di Pyeongchang, lo scorso febbraio.
Prima di tutto, come stai? Quali sono gli obiettivi per la prossima stagione?
“La preparazione della prossima stagione era iniziata benissimo ma si è interrotta intorno alla metà di agosto per un infortunio” – racconta Federica con comprensibile rammarico.
“L’obiettivo era rivolto alla Coppa del Mondo, più che ai Mondiali, ma adesso vedremo. La prima gara sarà tra un mese, io sono stata 45 giorni senza sciare: invece di essere in Sud America ad allenarmi, sono qui ad Asti a fare riabilitazione: comincerò questa nuova stagione ricorrendo la condizione, come già capitato lo scorso anno.”
Come ti trovi in Hastafisio?
“In Hastafisio mi sono trovata molto bene, oltre ad essere molto qualificati, sono anche tutti estremamente simpatici: mi sono sentita accolta come in una grande famiglia. Mi sono trovata molto bene anche a livello personale con lo staff, mi hanno fatto conoscere l’astigiano da “turista” e mi è piaciuto molto.”
Hai trascorso qui il periodo dell’anno più intenso per la città, il Settembre astigiano…
“In effetti ho avuto modo di di vivere l’atmosfera di questo periodo, anche se gli eventi come il Palio e le Sagre non li ho vissuti direttamente, perché sono sempre rientrata a casa nei week end. Comunque la città mi è piaciuta”.
Un consiglio per i giovani che sognano di diventare grandi campioni nello sport?
“Il consiglio è di divertirsi sempre, fare sempre tutto con passione, con impegno ma non smettere mai di divertirsi, ripeto, anche facendo sport ad alto livello. E poi un consiglio rivolto ai genitori: lasciate fare ai vostri figli la loro strada, motivateli ma senza pretendere, fate in modo da mantenere viva la passione per lo sport e per il movimento, ma senza stress!”
Anche Peter Fill, anche lui plurivincitore di medaglie mondiali e due volte vincitore della Coppa del Mondo di Specialità in discesa libera a cui si è aggiunta, nel 2018, quella di Combinata Alpina, ha trascorso le ultime quattro settimane in Hastafisio, per una recidiva di un infortunio patito a Garmisch, nello scorso inverno, ripresentatosi alla prima uscita sugli sci quest’estate.
“Dopo le Olimpiadi di Peyongchang, a cui mi sono presentato infortunato, ho dovuto per forza affrontare lo strappo che avevo rimediato a Garmisch. Ho seguito una serie di consigli e fatto terapie e poi, è stata lunga ma credevo di esserne uscito. Poi, un mese e mezzo fa, la prima volta che sono andato a sciare, nel salvataggio di una “mezza caduta”, mi sono di nuovo strappato, nello stesso punto: un infortunio strano per uno sciatore, ma io sono così, ho avuto pochi infortuni nella mia carriera, ma quelli che ho avuto sono sempre stati “strani” e difficili da risolvere.
Allora ho deciso di venire in Hastafisio. – prosegue Peter – Conosco Roberto Manzoni, avevo fiducia in lui perchè sapevo che aveva già lavorato con altri atleti top. Qui mi sono trovato bene, tutto il team e in particolare Glenda (Santinoli, una delle fisioterapiste di Hastafisio, ndr) mi hanno dato una grande mano. Insieme a loro e al dottor Rodolfo Tavana, responsabile sanitario del Torino Calcio, abbiamo intrapreso nuove strategie per uscire da questa situazione.”
Sono gli infortuni, dunque, a portare ad Asti questi grandi campioni. Situazioni non positive, ma nella nostra città c’è chi può aiutarli a superare i momenti difficili, non solo sul piano del recupero fisico, ma anche nell’allietarli a passare il tempo libero che, purtroppo per loro, hanno.
Anche con Peter si parla della sua permanenza ad Asti, trascorsa alloggiando presso il Golf Club Città di Asti.
“Sono appassionato di cavalli e di golf, qui ad Asti mi sono quindi trovato molto bene! – ci racconta Peter. Anche lui ha approfittato dei fine settimana per rientrare a casa, ma ha avuto modo di respirare l’atmosfera paliofila e non solo.
“Di Asti conoscevo già lo chef Daniele Cioffi, che era venuto con noi qualche anno fa in una trasferta in America. Lui è nel Comitato Palio del Borgo San Lazzaro e mi ha fatto conoscere il Capitano del Palio, mi hanno coinvolto con loro e sono stato a vedere le prove al venerdì. Mi è piaciuto molto!”.
Però ti sei perso il Festival delle Sagre…
“Si ma abbiamo avuto modo di apprezzare le specialità locali al Golf Club, dove siamo stati trattati molto bene: il cuoco, con tutto il suo team, ci ha fatto degustare un’ottima cucina. Anche il Direttore Alessandro Sità è sempre stato molto attento verso le nostre esigenze, poi a me piace anche giocare a golf, quindi ne ho approfittato! E’ molto importante, in questi momenti difficili, in cui si è lontani da casa non per sciare ma per recuperare da un infortunio, avere intorno un ambiente in cui ci si sente bene e qui ad Asti l’ho trovato. Se proprio devo trovare un difetto a questo periodo astigiano, però… ho sofferto il caldo!”.
Anche a Peter abbiamo chiesto un consiglio da dare ai giovani che vogliono riuscire a sfondare nel mondo dello sport. Anche lui pone l’attenzione, come Federica, sui genitori.
“I primi che devono cambiare sono i genitori: devono dare ai figli la giusta direzione, portarli ad avere obiettivi, traguardi per cui lottare e dare il massimo, indipendentemente dal risultato. Se un giovane perde l’obiettivo è finito: sono gli allenatori e i genitori stessi che devono essere capaci ad aiutarli in questo, senza stressarli ma facendo in modo che ci sia sempre tanta passione per quello che fanno e che non perdano mai il piacere per lo sport. Perché lo sport ti insegna a vivere, ma solo se lo fai te ne rendi conto”.
Asti sarà pur all’89° posto in Italia nella classifica della sportività, ma Hastafisio è al primo posto nella cura dei grandi campioni azzurri.