Susanna Ponzone, presidente Aics Asti sull’obbligo defibrillatore: “Necessaria una diffusa cultura della salute che coinvolga anche le aziende locali”

4 agosto 2017 | 17:59
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Susanna Ponzone, presidente Aics Asti sull’obbligo defibrillatore: “Necessaria una diffusa cultura della salute che coinvolga anche le aziende locali”

Dopo numerose proroghe la legge sull’obbligatorietà della presenza del defibrillatore all’interno degli impianti sportivi è entrata in vigore dallo scorso 1 luglio.

L’Aics Asti è sempre stato molto attento al tema organizzando corsi di abilitazione all’uso del defibrillatore, sensibilizzando i propri circoli e andando loro incontro per l’acquisto del DAE a costi ridotti attraverso la convenzione con la ditta “Progetti”.

“Siamo soddisfatti dell’avvenuta applicazione della legge. Ma questo non basta – commenta la presidente Susanna Ponzone – Quello che serve è una diffusa cultura della salute. Il DAE è un dispositivo salvavita, non deve essere considerato solo come un obbligo di legge”.

Continua ancora Ponzone: “Purtroppo le piccole associazioni fanno fatica a sostenere i costi dell’acquisto del dispositivo. Sarebbe segno di sensibilità sociale e attenzione alla prevenzione e alla salute pubblica, se le aziende locali e le Fondazioni si impegnassero a fornire questi importantissimi e oramai necessari dispositivi a quelle piccole realtà, che portano avanti attività di promozione del benessere fisico”.