Benazzo-Francalanci: al Rally Vigneti Monferrini parte in salita la conquista della Finale Nazionale

Per dei rallisti che hanno alle spalle quarant’anni di gare un ritiro non è mai una tragedia. Soprattutto se non ci sono danni. Per questo motivo Roberto “Bobo” Benazzo e Giampaolo Francalanci non ne hanno fatto un dramma quando la loro Hyundai i20 N5 ha detto stop nel corso della prima prova speciale della settima edizione del Rally Vigneti Monferrini, andato in scena domenica 24 marzo a Canelli e dintorni.

Forse brucia un po’ di più del solito all’equipaggio portacolori di Meteco Corse, considerando che la pedana di arrivo è a poche decine di chilometri da Acqui Terme, dove risiede Bobo Benazzo e da Asti, dove vive Giampaolo Francalanci.
“C’est la vie” direbbero i francesi e lo pensano anche Benazzo e Francalanci.

“Nonostante lo stop al Vigneti Monferrini continuiamo a credere nel progetto N5 che portiamo avanti dal Rally di Alba del 2021 e nelle vetture della Tecnica Bertino di Casal Cermelli che ci segue da sempre” afferma il pilota di Acqui Terme.

E proprio sul discorso vettura che si innesta il discorso della gara monferrina. “A Canelli non era disponibile la nostra solita Citroën DS3 N5, ma una vettura curata da un altro preparatore. Questo non significa che la Hyundai che avevamo a disposizione fosse meno valida di quelle che ci ha fornito Bertino in passato. Con le vetture di Natale ci siamo ritirati in alcune occasioni e ci siamo tolti grandi soddisfazioni in molte di più. Chi vive il mondo dei rally sa benissimo che con le auto da corsa la rottura è in agguato dietro ogni curva, anche se si fan le cose nel migliore dei modi, e anche di più” rimarca Giampaolo Francalanci.

Che come sempre hanno fatto Benazzo e Francalanci voltano immediatamente pagina e pensano al prossimo appuntamento della Coppa Rally di Zona-2, il Rally del Grappolo di San Damiano d’Asti in programma a fine maggio.