Luci e ombre per la Balletti Motorsport a Brno e Sassuolo, ora si va ad Arezzo

15 giugno 2017 | 16:05
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Luci e ombre per la Balletti Motorsport a Brno e Sassuolo, ora si va ad Arezzo

A Sassuolo, in provincia di Modena, si è corsa la quarta edizione del Rally Historic Città di Modena nel quale era impegnata la Subaru Legacy Gruppo A affidata per la prima volta al forte pilota locale Giuliano Palmieri che dopo una lunga assenza ritornava a cimentarsi in un rally, in coppia con Daniele Benedetti; la loro gara dura, purtroppo, lo spazio della sola prima prova in quanto durante il secondo tratto cronometrato, un problema meccanico li costringeva allo stop anticipato dopo aver messo in mostra un buon adattamento al performante mezzo.

Domenica scorsa, l’autodromo di Brno in Repubblica Ceca ha ospitato il quarto appuntamento del Campionato Italiano Velocità Autostoriche al quale la Balletti Motorsport era presente con tre vetture. E’ stato autore di un’ottima prestazione il giovane Benjamin Tomatis che, dopo esser partito dai box in coda al gruppo con la sua BMW CSI 3.0 Gruppo 2 (nella foto credit Andrea Zanovello), chiudeva i sessanta minuti di gara in decima posizione assoluta.

E’ stata invece una gara in salita per il duo Stefano Mundi e Riccardo Rosticci con la Porsche 911 RSR Gruppo 4: dopo una toccata con un avversario nelle fasi iniziali, la vettura è stata richiamata ai box per un controllo e nell’uscire è stata commessa un’infrazione riguardo la velocità da mantenere che ha penalizzato il duo con un successivo “drive trough”; la coppia senese non si perdeva d’animo ed ha concluso in settima posizione assoluta.

Giornata difficile anche per Mario Massaglia che pativa dapprima un problema alla frizione alla Porsche 935 Gruppo 5 successivamente un bloccaggio al cambio, concludendo con una sola marcia disponibile.

Nel prossimo fine settimana in provincia di Arezzo si correrà la Cronoscalata dello Spino valevole per il Campionato Italiano Velocità in Salita alla quale saranno al via le Porsche 911 RSR Gruppo 4 di Matteo Adragna e di Giuliano Palmieri.