Juventus, il bilancio di una grande stagione

6 giugno 2017 | 10:48
Share0
Juventus, il bilancio di una grande stagione

È l’estrema sintesi di un’annata, quella 2016/2017, che ha visto i bianconeri di Max Allegri conquistare il sesto scudetto consecutivo e la terza Coppa Italia in tre anni, entrambe imprese mai riuscite nella storia del calcio italiano. Resta la delusione per non aver centrato la vittoria che avrebbe portato la squadra nella leggenda, accanto alla certezza di aver raggiunto uno status internazionale da top team. Si riparte da qui: dalla conferma di Allegri al timone, da quella dei giocatori più importanti e da quella voglia di rivincita che metterà la benzina necessaria per tentare l’assalto alla Champions del 2018.

Svanito il sogno triplete per le magie di Cristiano Ronaldo e soci, la Juventus ripartirà dalle certezze raggiunte in una stagione da record. Max Allegri è diventato un allenatore di caratura internazionale, uno dei migliori nella lettura delle partite e uno dei più abili a dare stimoli alle sue squadre e a proporre aggiornamenti tattici sempre nuovi. Buffon e i compagni di difesa, al netto delle quattro reti subite dal Real Madrid, si sono confermati la difesa più impenetrabile in Europa. Dybala sta proseguendo il percorso che punta dritto all’élite del calcio internazionale e Higuain si è confermato la solita macchina da gol. La società è solida ed è un esempio di gestione sportiva.

È difficile ripartire dopo aver perso due finali in tre anni, ma la stagione della Juventus in Italia e in Europa è comunque da incorniciare. Il fatturato in crescita, i ricavi della Champions e l’abilità nella gestione del calciomercato da parte di Marotta e Paratici permetteranno ai bianconeri di continuare a lottare per il massimo trofeo europeo per molti anni.

La campagna di rafforzamento è già partita e subirà una decisa impennata a partire dalla prossima settimana. Obiettivo quello di inserire qualità giovane da far crescere alle spalle dei veterani e investire su alcuni top player internazionali per tentare di raggiungere la terza finale di Champions in 4 anni e sfatare il tabù della “Coppa dalle grandi orecchie”. Buffon giocherà ancora, ma la dirigenza ha già avviato i contatti con Wojciech Szczesny, portiere quest’anno alla Roma ma di proprietà dell’Arsenal. Dopo il colloquio con Wenger, in cui il polacco esprimerà la volontà di lasciare Londra, potrebbe arrivare la firma del contratto.

In attacco Marotta è sulle tracce di Keita Baldè, attaccante definitivamente sbocciato alla Lazio, mentre a centrocampo si valutano le piste Emre Can, Fabinho e Tolisso. Acquisti e rinforzi che sono già una forte indicazione per i bookmaker: le quote di BetStars vedono già la Juve in pole position per la vittoria del prossimo campionato italiano. Un pronostico che, se rispettato, porterebbe ai bianconeri il settimo tricolore consecutivo: una striscia probabilmente inarrivabile.

Dopo la sconfitta di Cardiff restano l’orgoglio e la consapevolezza di aver raggiunto una dimensione europea totale e la volontà di riprovarci a partire dalla prossima stagione. È il pensiero del Presidente Andrea Agnelli espresso nelle interviste post-finale. Un presidente che ha sottolineato con orgoglio l’annata della Juventus e la necessità di mettere ancora più cattiveria in una competizione, la Champions League, che non permette distrazioni e passi falsi. Idee condivise da Allegri che ha ribadito la volontà direstare sulla panchina bianconera e che il ciclo dei vari Buffon, Barzagli, Chiellini e Dani Alves non è ancora finito. “Questa squadra ha ancora molto da dare” – ha commentato il tecnico livornese, chiudendo con un pensiero sul prossimo mercato e sulla fiducia nei confronti di staff e dirigenza, “la società sa dove c’è da migliorare per aumentare il livello tecnico, ma la squadra è pronta a ripartire con nuovi stimoli. Il bello della vita è che ti dà molte opportunità e la possibilità di rialzarsi e vincere, che sarà il nostro obiettivo l’anno prossimo”.